Prezzo: euro 60
Autore: Viviani, Cesare
Titolo: L'amore delle parti
Editore: Mondadori
Data: 1981

Viviani, Cesare: L’amore delle parti, Milano, Mondadori, 1981, 20,5 x 13 cm. Brossura editoriale; pp. 138, (14). Dedica autografa firmata e datata (marzo 1981) di Viviani a Dario Bellezza. Alle pp. 17, 18, 19 tre segni a biro blu (“barrre” poste da Dario Bellezza per separare un verso dall’altro). Piccola macchiolina marrone al margine alto fra il piatto e il dorso; tracce di polvere. Edizione originale.

All’interno del volume è contenuta una lettera dattiloscritta firmata su carta intestata del direttore dell’Arci di Torino, Silvio Destefanis, con la quale Dario Bellezza viene invitato a partecipare ad un Reading di poesia a Torino con un compenso di lire 300.000 più spese di viaggio e alloggio per tre persone.

Con “L’amore delle parti” inizia un lento recupero delle forme e delle norme della lingua: il distacco dal gioco del significante consente una minima restaurazione del senso, per altro costantemente attentata sul piano della testualità. Innesti di brani di discorso diretto dalla oscura provenienza, sequenze narrative che rinviano ad una “storia” che resta implicita, assenza dei nessi di articolazione logico-sintattica, alternarsi di varie modalità del discorso (descrivere, narrare, persuadere, ad esempio, tutte nell’arco di pochi versi) e una continua mi­grazione delle voci e delle persone verbali prendono il posto della manipolazione del lessico e del suo assommarsi di forme. Con alcune importanti conseguenze: l’accantonamento del soggetto come unico principio organizzatore – origine e termine, ad un tempo – del discorso lirico; è l’incremento del tasso d’ambiguità del testo. (…) Le parole, prima camuffate o stravolte, si presentano ora nella loro veste abituale ed entrano a far parte di frasi che, a breve gittata almeno, hanno un rego­lare profilo; ma sono i rapporti tra frase e frase a non seguire più – per intromissione di tempi piani e prospettive diverse – le regole della continuità suggerite dalla grammatica. (Enrico Testa) Cesare Viviani, nato a Siena nel 1947, è considerato uno dei maggiori poeti contemporanei e forse il più radicale “amico dell’invisibile”, per dirla con Montale.

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