Galateri, Annibale: testa di uomo: inchiostro nero su carta. Disegno originale datato e firmato: 1908. Il foglio, in perfette condizioni, misura cm. 24 x 17,5. Al retro, lungo pensiero autografo firmato di Reginaldo M. Giuliani, cappellano degli arditi della III armata e delle truppe irregolari di Fiume. Dalla raccolta della contessa Rosa di San Marco.
Annibale Galateri (Cesena 1864 – Savigliano 1949) nacque dalla Contessa Ester Lamberti e dal Conte Luigi ufficiale di carriera. Il Conte Annibale, come il suo nobile genitore, era destinato alla vita militare ma pur disponendo di un fisico eccezionale fin da bambino mostrò grande propensione allo studio e un amore viscerale al disegno evidenziando la personalità dell’artista. Contravvenendo ai desideri della famiglia e senza esitazioni, s’iscrisse all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Qui ebbe a maestri Enrico Gamba per il disegno e Andrea Gastaldi per la pittura. Lasciata Torino per Roma, nella Capitale s’iscrisse ai corsi dell’Accademia di S. Luca. A Roma Annibale conobbe lo scultore Giulio Monteverde grande rappresentante della scultura ufficiale e, ammaliato da questi, il giovane Conte decise all’improvviso di dedicarsi seriamente anche allo studio dei valori plastici. Appresi in fretta i primi rudimenti della scultura, Galateri fece ritorno a Torino affidandosi alle cure di Odoardo Tabacchi, il quale annoverava tra i suoi allievi: Pietro Canonica, Davide Calandra, Edoardo Rubino e Leonardo Bistolfi. Nel 1888 Annibale entrò a far parte del Circolo degli Artisti di Torino dove espose anche nel 1889, 1891, 1895, 1901 presentando i suoi lavori che consistevano in piccoli bronzi, crete, disegni e dipinti. Nel 1911 fu eletto Sindaco della città di Savigliano. In quegli anni di fine Ottocento fu nominato Consigliere della Società Promotrice di Torino dove poté assistere al cambiamento della pittura piemontese che lasciato il buio degli studi, si andava sviluppando “In plein air”. Antonino Olmo dopo un accurato conteggio riferì che, la produzione plastica del Galateri consta di quarantadue opere tra monumenti celebrativi e funerari, statue, ritratti, bassorilievi, busti, tondi, lunette e medaglioni. In pittura non si contano i suoi lavori che eseguì a matita, all’acquerello, a olio e all’incisione; opere mai mercificate ma che egli soleva donare a chi mostrava d’amarle e desiderava possederle e per questi motivi, reperirle oggi è veramente un’impresa.
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