Signac, Paul: lettera autografa firmata di una pagina (20,5 x 13 cm.) datata 21. 3. 1902. Signac scrive a Francis Vielé-Griffin.
Tous mes remerciment, cher ami; d’autant que vous avez risqué votre vie pour cela! Votre tres reconnaissant et trés turc (…)
Paul Signac, (Parigi, 1863 – Parigi, 1935) è stato il pittore francese che, assieme a Georges-Pierre Seurat diede vita al Puntinismo o Pointillisme. Trasferitosi con la famiglia nel quartiere di Montmartre, dove erano presenti numerosi atelier d’artisti, nel 1879, il sedicenne Signac, si lega agli ambienti letterari e frequenta il cabaret Le Chat noir. L’anno seguente la folgorazione sulla via della pittura avviene grazie ad una esposizione di Claude Monet, alla quale assiste scoprendo la sua vocazione. Nel 1884, espone le sue opere al “Salon des artistes indépendants” dove incontra Georges-Pierre Seurat con il quale stringe amicizia e dà inizio alla prima fase di Puntinismo. Questa nuova tecnica pittorica si ispira agli studi scientifici di Michel Eugène Chevreul sulla percezione dei colori. Il 30 giugno dello stesso anno fonda con Odilon Redon e Seurat la “Societé des artistes indépendants”. Due anni più tardi, nel 1886, vengono esposte a New York opere di Signac e Seurat. Signac, convertito al metodo divisionista, assieme a Seurat e Camille Pissarro, crea il gruppo dei cosiddetti “impressionisti scientifici”. Nel suo percorso di vita, dipingendo sulle rive della Senna, incontra nel 1887 Vincent van Gogh, a cui fa visita durante l’internamento del pittore ad Arles. Dal 1896, si impegna a scrivere D’Eugène Delacroix au néo-impressionnisme che esce nel 1899. Questo trattato viene apprezzato molto ed ha un grande impatto positivo sui giovani artisti che gli rendono omaggio nella sua abitazione di Saint-Tropez. Tra questi artisti c’è anche Henri Matisse. Nel 1913 Signac lascia Saint-Tropez e si trasferisce alla Antibes dove rimane bloccato dalla guerra. In questo periodo dipinge pochissimo e per lui coincide con un periodo di crisi perché vede crollare i suoi ideali pacifisti. Nel 1918, al termine della guerra, riprende i suoi viaggi, ritornando spesso in Bretagna. Alla fine degli anni 1920, grazie al mecenate Gaston Lévy che gli mette a disposizione una macchina ed un un’autista, inizia a dipingere in acquerelli tutti i porti della Francia, sia sul versante atlantico come su quello mediterraneo. Politicamente, negli anni trenta, Signac, anarchico e pacifista convinto è tra le personalità pubbliche che si pronunciano apertamente contro Mussolini e Hitler.
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