Prezzo: euro 30
Autore: De Cespedes, Alba
Titolo: Lettera autografa
Data: 1978

De Cespedes, Alba: cartolina autografa firmata illustrata, indirizzata a Cristina d’Ajello: Parigi, 18 gennaio 1978. Annullo postale (…) Mia cara amica, grazie dei suoi auguri di Pasqua che ho trovato a … arrivando dopo quasi cinque mesi di soggiorno a Cuba. Ho passato lì il Natale e ai primi dell’anno sono tornata qui, per rimettermi a lavorare e finire il mio libro. Certo, dopo il lavoro gaio, il clima di ottimismo e allegria che c’era all’Avana, il cambiamento è un pò duro. Le auguro un anno sereno, almeno per la vita privata. Tutto è sempre più difficile. Un abbraccio.

Scrittrice, poetessa e partigiana italiana, autrice anche di testi per il cinema ed il teatro. Ha scritto non solo romanzi e poesie, ma si è occupata anche della stesura di copioni di programmi per la radio e la televisione. “Clorinda” è stato il suo pseudonimo radiofonico, e il suo nome di battaglia da partigiana. Alba de Céspedes è stata una delle protagoniste della letteratura del Novecento e un’autrice e intellettuale a tutto tondo. Donna di rara tenacia e scrittrice riluttante a farsi incasellare in schemi prefissati, ha improntato il proprio percorso creativo su due binari: quello dello stile – nei termini della qualità letteraria – e, soprattutto, quello dell’impegno politico e dell’insopprimibile esigenza di libertà e giustizia. Questa sorta di leitmotiv ha fatto spesso capolino tra le pagine dei suoi scritti. Le carte e documenti che nella sua lunga esistenza aveva raccolto e conservato personalmente, sono state donate dalla scrittrice, una settimana prima della sua morte, agli Archivi Riuniti delle Donne, con sede a Milano. Nella lettura delle lettere, appunti, traduzioni, manoscritti e fotografie, pubblicamente consultabili, si possono rilevare i termini del suo impegno – tanto politico quanto culturale – così come le ragioni più profonde del suo lavoro. Sono, in definitiva, una testimonianza dell’appassionata e raffinata scrittura di questa autrice, nonché del suo desiderio di raccontare e interrogare (e interrogarsi) sul senso della storia, con una visione altra e alta, capace di andare in profondità rispetto al senso delle cose e degli eventi che circondavano le persone del suo tempo. Suo il bellissimo libro: Quaderno proibito.

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