Prezzo: Disponibile a richiesta
Autore: Casella, Alfredo
Titolo: Fotografia firmata
Data: 1938

Casella, Alfredo: Bella fotografia originale (vintage) che ritrae in primo piano il musicista (17, 5 x 12 cm.); in basso la dedica autografa firmata, datata Bologna 1938, indirizzata all’amico Gajanus – al fierissimo … avversario come all’amico caro

Prima della dedica autografa c’è un rigo musicale autografo su pentagramma con tre battute; molto rare le dediche di Casella con musica su fotografia. Ottimo stato di conservazione.

Gajanus, pseudonimo di Cesare Paglia, fu un critico e giornalista musicale, direttore fra l’altro della rivista “Il Pensiero musicale” e “L’Orfeo”.

Alfredo Casella (1883 – 1947), compositore e pianista, fu allievo di Fauré che insieme a Debussy, Mahler e Strauss esercitò un sensibile influsso sulle sue prime opere. Trasferitosi a Parigi nel 1896 venne in contatto con Ravel, Stravinskji e con la musica di Schonberg, ricevendone impulsi e suggestioni vari e complessi: da una parte l’invito al dubbio tonale, che determinò la sua produzione fra il 1914 e il 1918, volgendola verso l’uso della poliarmonia; dall’altra, la spinta al neoclassicismo e alla creazione di una musica nazionale italiana. Tornato in Italia nel 1915 Casella divenne insegnante di pianoforte al liceo musicale di Santa Cecilia a Roma e qui continuò le attività di concertista e compositore, già esercitate con successo in Francia.

Dopo il 1920 inizia la fase più matura della sua produzione, caratterizzata da un linguaggio scarno e lineare sino alla spigolosità che, combinando temi popolareggianti (La giara, commedia coreografica su soggetto di Pirandello), forme classiche (Partita opera 42, Concerto romano, Missa solemnis pro pace) e spunti ironici (La donna serpente) rifiuta le suggestioni dell’impressionismo in nome della luminosità mediterranea. In questo periodo Casella si occupò anche di divulgazione e organizzazione musicale e collaborò alle più importanti riviste del tempo. Tra le sue opere: Pagine di guerra, La camera dei disegni, La favola di Orfeo, le 3 Sinfonie, Paganiniana, Pupazzetti a quattro mani, 3 Canzoni trecentesche, Notte di maggio, Serenata. Il recupero espressivo della tradizione del ‘600 e ‘700 italiano e l’efficace opera di sprovincializzazione della cultura musicale italiana per un suo inserimento nel contesto europeo fanno di Casella un punto di riferimento obbligato per la storia dell’evoluzione musicale in Italia negli ultimi cinquant’anni.

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