Kelly, Grace (Principessa di Monaco): lettera autografa firmata di due pagine in lingua inglese su un unico foglio (21 x 13,5 cm) di carta intestata con lo stemma reale in rilievo, indirizzata a Jeannine Ouimet, segretaria personale della Principessa: 9 aprile 1962. Conservata la busta autografa con intestazione blu a stampa della principessa e stemma reale impresso al retro. Di carattere personale lavorativo.
(…) Thank you for your note. I am delished to know that you are able to be free so quickly. I will be in Paris on the 16th, 17th and 18th and as I want to be here to get you started myself. I suggest we wait until after Easter to begin – that is tuesday the 24th of April. I would however like you to come in for about an hour before that to meet Colonel Ardant and a few other people in the palace. Perhaps thursay, the 19th around eleven o’clock if that is agreable. I look forward to having you in my service and to a happy association together (…)
Grace Kelly è stata tutto: una modella, un’attrice degli Studios hollywoodiani, una musa per Alfred Hitchcock, un’americana strappata alla corte dei red carpet per finire alla corte monegasca sposa di Ranieri III. Anche la vita della Principessa Grace Kelly si è interrotta in un modo che è molto vicino alle sceneggiature di Hitchcock. Muore infatti il 13 settembre 1982 a bordo della sua auto sul tragitto da villa di Roc Agel diretta a Monaco. Grace Kelly è entrata di diritto nella cultura generale. Non più solo attrice che vince l’Oscar nel film La Ragazza di Campagna nel 1954. Non più la bionda di Philadelphia che il suo concittadino Andy Warhol rappresenta due anni dopo la morte in una serigrafia che la rende popstar in un istante. Non più la donna schiva che si chiude a palazzo Grimaldi reduce da una vita hollywoodiana. Grace Kelly è colei che molte attrici emulano (vedi Nicole Kidman), è la Principessa che Mika renda (ultra) pop con un brano; Grace Kelly, è la donna che rende le borse un oggetto del desiderio, solo posando con una di esse sulla copertina di Life nel 1956. La borsa è di Hermès. E il resto è storia della Moda. L’idolo degli Studios arriva eccome nella vita di Grace Kelly, si chiama Clark Gable lo ama, lo accompagna sul set – recitano o si amano non si capisce davvero. Considerata tra le prime 20 attrici della Storia del Cinema, l’attrice “ghiaccio bollente” recita in appena 12 film. Per il Principe Ranieri dice di no anche a Hitchcock e al copione di Marnie; si dice che le sorelle Giussani pensino a Grace Kelly per creare la silhouette di Eva Kant. Si dice che il suo abito nuziale, disegnato da Helen Rose, sia stato il più elegante di tutto il ventesimo secolo.
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