Lombroso, Cesare: alcune sentite righe autografe firmate di Cesare Lombroso in ricordo di Garibaldi (13,5 x 10,5 cm.): senza data, ma con l’indicazione Torino 31 dicembre, probabilmente 1882 anno della morte dell’eroe. Fioriture dovute alla qualità della carta.
(…) La ricordanza di Garibaldi in questo momento ti fa vedere l’enorme contrasto coll’Italia attuale: gli eroi, i reggitori dell’oggi non hanno nemmeno la grandezza del male: davanti a quel gigante ti pajono ignobili pigmei che non si possono osservare senza ribrezzo e vergogna …
Marco Ezechia Lombroso, detto Cesare (Verona, 6 novembre 1835 – Torino, 19 ottobre 1909), medico, antropologo, filosofo, giurista, criminologo e accademico italiano, è da taluni studiosi definito come padre della moderna criminologia. Esponente del positivismo, è stato uno dei pionieri degli studi sulla criminalità, e fondatore dell’antropologia criminale. Il suo lavoro è stato fortemente influenzato dalla fisiognomica, dal darwinismo sociale e dalla frenologia. Le teorie lombrosiane si basano sul concetto del criminale per nascita, secondo cui l’origine del comportamento criminale sarebbe insita nelle caratteristiche anatomiche del criminale, persona fisicamente differente dall’uomo normale in quanto dotata di anomalie e atavismi che ne determinano il comportamento socialmente deviante. Di conseguenza, secondo Lombroso l’inclinazione al crimine è una patologia ereditaria e l’unico approccio utile nei confronti del criminale è quello clinico-terapeutico. Solo nell’ultima parte della sua vita Lombroso prese in considerazione anche i fattori ambientali, educativi e sociali come concorrenti a quelli fisici nella determinazione del comportamento criminale.
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