Prezzo: euro 80
Autore: Marcoaldi, Oreste
Titolo: Canti popolari
Editore: Genova
Data: 1855

Marcoaldi, Oreste: Canti popolari inediti umbri, liguri, piceni, piemontesi, latini, Genova, Regio Istituto de’’ Sordo Muti, 1855, 18 x 11 cm. Brossura editoriale (il retro e il dorso della brossura originale sono stati sostituiti da una brossura recente, in quanto mancanti); pp. 178, (2). Dedica autografa di Marcoaldi siglata “l’autore” indirizzata alla signora Adele Cicconi(?). Ben conservato. Rara edizione originale.

Fondamentale raccolta più volte ristampata, molto difficile da trovarsi nell’edizione originale. Oreste Marcoaldi scrivendo il libro Canti popolari inediti umbri, liguri, piceni, piemontesi, latini intendeva lasciare alle future generazioni una testimonianza di grande valore storico. (…) L’illustre letterato Enrico Filippini (nel libro “Folklore Fabrianese” pubblicato nel 1898), scrisse che il prof. Marcoaldi fu uno dei più grandi studiosi e divulgatori di tradizioni folkloristiche italiane. Si occupò di raccogliere, pubblicare, i canti e le poesie popolari italiane. (…) Dopo alcune ricerche, sono riuscito a consultare una copia del Libro. Nella prefazione di esso si parla della differenza tra i canti popolati italiani e quelli stranieri. Quelli della nostra nazione, al contrario degli altri, trattano per la maggior parte di temi d’amore. Pochissimi parlano di guerra, patria, mitologia e storia, quando si occupano di questi argomenti, chi canta la storia non sa esattamente di cosa si tratta. Negli altri paesi i canti popolari si sono sviluppati in modo diverso, basti ad esempio andare in Inghilterra e pensare le ballate o (folk) ballads britanniche, oppure a canti che trattano d’imprese e storie eroiche (…) Naturalmente nel suo libro il Professore non dimentica la sua terra; citerò brevemente un suo passo: “Persone poi degnissime di fede mi riferirono aver conosciuto, vari anni or sono, in una piccola villa poco lungi da Fabriano, Rucce appellata, tal Carbonelli, il quale improvvisava fin anco dugento ottave con tanta grazia ed eleganza da non invidiar punto quelle d’improvvisatori….”(…) Paolo Carnevali

Richiedi Informazioni