Baj, Enrico – Ballo, Guido: I ricatti. Sei acqueforti originali di Enrico Baj, Pesaro – Milano, La Pergola, 1969, 29 x 23,5 cm. Cartella realizzata in pesante cartoncino bianco uso mano al cui interno sono contenuti sciolti: un foglio ripiegato a metà con l’occhietto; uno ripiegato a metà con il frontespizio; 6 fogli ripiegati in tre parti con sei poesie di Guido Ballo e sei acqueforti di Enrico Baj (16 x 12 cm. la battuta della lastra) firmate a matita e protette da veline editoriali; un foglio ripiegato a metà con il colophon. Il tutto è racchiuso entro cofanetto in carta vellutata di colore rosa (32,5 x 26,5 cm.) con applicata al piatto anteriore una fotografia a colori racchiusa entro cornice ricamata su stoffa; l’interno del cofanetto è rivestito di carta argentata. Le acqueforti sono state tirate a Pesaro sui torchi di Piergiorgio Spallacci e stampate su carta Miliani di Fabriano. Impaginazione a cura di Walter Valentini. Composizione e stampa delle Grafiche Nava di Milano. La tiratura complessiva è di 125 esemplari, di cui 15 ad personam, e venti con un disegno originale di Baj. Firma autografa di Guido Ballo al colophon. Ottimo stato di conservazione. Edizione originale.
(…) Che rappresenti mele e/o pere, che raffiguri polverose lucerne accoppiate ai vuoti simulacri del Lambrusco, che descriva personaggi, figure, fatti, carnevali o tragedie, la pittura è poca cosa se confrontata alla realtà degli uomini o dell’ambiente. Un quadro è niente (…) E l’artista, pur convinto dell’inutilità attuale di una pittura rappresentativa sarà sollecitato a fare un’opera, un quadro che rappresenti qualche cosa, un fatto, un amore o un assassinio, una vita o una morte. L’arte si discosterà allora dalla generica spinta alla identificazione gestuale con la vita ed eccezionalmente si verificheranno nuove, rarissime ipotesi (vedi Guernica) di rappresentazione e di celebrazione da parte del pittore. Enrico Baj
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