(Nespolo, Ugo) Crispolti, Enrico: Ugo Nespolo, Milano, Prearo editore, 1972, 28,5 x 20,5 cm. Cartone editoriale illustrato; pp. (6) 148 (2). Libro d’artista stampato con pagine di colori diversi, contenente al suo interno: a pagina 24, 2 tavole fiori testo costituite da tessere policrome da ritagliare e applicare sulla base bianca; una delle due tessere ha la firma autografa a matita di Nespolo; a pagina 30 c’è un tavola fuori testo firmata a matita da Nespolo; a pagina 102 c’è un puzzle policromo su carta con tessere delimitate da fori per farvi passare dei fili colorati allegati alla pagina e contenuti in busta. Dedica autografa firmata e datata (1973) di Ugo Nespolo al pittore Orfeo Tamburi. Imperfezioni alla parte alta del dorso con una piccola fenditura, senza mancanze, nella parte posteriore. Fioriture alla prima carta. Edizione originale.
Prima monografia dedicata a Nespolo, di cui esiste anche una tiratura in 200 esemplari con cofanetto. Affascinato all’inizio dalla ludica freschezza stereotipata dei libri di disegni per bambini (quelli con zone da colorare seguendo i contorni già delineati), Nespolo per primo usa i puzzle per realizzare immagini d’invenzione o rielaborate su modelli già esistenti. L’utilizzazione di questa tecnica è piuttosto originale, perché ciò che interessa non è il gusto per le difficoltà del gioco ma il fascino visivo della combinazione a incastri dei singoli elementi realizzati con pezzi sagomati di legno vivacemente colorati. Nella prima fase emerge soprattutto una dimensione infantile messa in scena con divertita ironia, ma successivamente le cose si complicano nella misura in cui entrano in gioco nuovi temi, giochi di parole che si collegano a problematiche della poesia visiva, e sofisticate strategie citazioniste, in particolare quelle finalizzate alla rivisitazione della storia dell’arte moderna e contemporanea. Come per Lichtenstein, il banale stile fumettistico e anche il retino tipografico diventano elementi di un raffinato stile personale elaborato per realizzare lavori anche con complesse valenze metalinguistiche, così per Nespolo il puzzle assume un carattere di specifica e inconfondibile cifra stilistica, incidendo a livello strutturale allo stesso tempo sul piano dei significanti e dei significati, su quello della forma e dei contenuti.
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