Prezzo: disponibile a richiesta
Autore: Mulas, Ugo
Titolo: Callas
Data: 1968

Mulas, Ugo: Maria Callas. Grande fotografia originale nella quale è ritratta Maria Callas nelle vesti di Medea: 41 x 39 cm. Gelatina ai sali d’argento in stampa vintage: 1968 circa. Al retro timbro a tampone nero: Ugo Mulas. In ottimo stato di conservazione. Scatto iconico.

Significativo per Ugo Mulas è l’incontro con Mario Dondero con il quale realizzerà il suo primo reportages alla Biennale di Venezia del 1954, pubblicato su “Le Ore”. Da questa esperienza, Mulas seguirà la manifestazione veneziana fino all’edizione del 1972. Dall’amicizia nata al Bar Jamaica con Petrino Bianchi nasceranno le collaborazioni stabili con le testate “Settimo Giorno” e “Illustrazione Italiana”. Tra il 1956 e il 1957 Ugo Mulas collabora con la “Rivista Pirelli” e con la rivista “Domus”. Sono questi gli anni nei quali collabora con Strehler, grazie al quale pubblicherà le fotocronache L’opera da tre soldi (1961) e Schweyck nella seconda guerra mondiale (1962). Mulas matura in questo periodo il progetto di un reportage dedicato alla scena artistica italiana e internazionale. La prima occasione si realizza nella mostra “Sculture nella città”, che nell’estate del 1962 richiama cinquanta artisti italiani e non, nella città di Spoleto. Dall’incontro con Calder nascerà un libro curato dallo stesso Mulas, risultato della frequenza del fotografo nelle due case dell’artista americano sia a Sachè in Francia che a Roxbury in America. L’estate del 1964 è significativa per Mulas. Alla Biennale di Venezia viene presentata la Pop Art al pubblico europeo e il fotografo ottiene la collaborazione del critico Alan Solomon e l’appoggio del mercante d’arte Leo Castelli i quali introducono Mulas nel panorama artistico americano durante il suo primo viaggio negli Stati Uniti. Qui ha modo di documentare importanti pittori al lavoro tra i quali Frank Stella, Lichtenstein, Johns, Rauschemberg; e di ritrarre importanti presenze come Marcel Duchamp, Andy Warhol, John Cage. La collaborazione porterà al volume New York: arte e persone. Il 1970 segna drasticamente l’attività di Mulas, il quale si ritroverà costretto a ridurre la sua attività di fotografo poiché gravemente ammalato. Tuttavia realizza in quest’anno un lavoro con Paolo Scheggi, il catalogo della mostra “Amore mio” organizzata da Achille Bonito Oliva e inoltre realizza un completo reportage della mostra “Vitalità del Negativo” sempre di quest’anno. Si spegne a Milano il 2 Marzo 1973.

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