Prezzo: disponibile a richiesta
Autore: Nannucci, Maurizio
Titolo: Documenti

Nannucci, Maurizio: una busta con l’intestazione “International Local” (26 x 36 cm.) indirizzata a Lamberto Pignotti nel 1982 contenente al suo interno:

a) Un testo dattiloscritto, con alcune correzioni manoscritte, con una breve biografia di Nannucci e l’elenco della discografia: 29,5 x 21 cm.

b) Un foglio stampato al solo recto su carta gialla. Centro culturale internazionale, Anversa. La parola “giallo”, dattiloscritta, è ripetuta verticalmente e orizzontalmente formando 10 colonne di testo compatto: 30 x 21 cm. Al retro la data a matita: 1964.

c) Too much emphasis is no emphasis! Un foglio stampato in nero, su un solo lato, su carta bianca. Troppa enfasi non è enfasi! Al centro della pagina, il testo in caratteri troppo grandi e troppo pesanti per una rapida leggibilità è composto in maiuscolo, a caratteri grossi, a stampatello su 6 righe: 30 x 21 cm. Al retro la data a matita: 1967. Una piccola e lieve macchia all’angolo basso sinistro

d) Un foglio stampato al solo recto in rosso su fondo rosso con un testo scritto in corsivo che elenca diverse denominazioni del colore rosso: 30 x 21 cm. Al retro la data manoscritta a matita: 1969.

e) Questa immagine raggiunge il tuo concetto di arte? Firenze, Progetto Firenze estate, 1980, 140 x 98 cm. Grande manifesto originale stampato su fondo rosso. Al retro, in basso a destra, la dedica autografa a matita di Nannucci: per L.P. da M.N. (per Lamberto Pignotti da Maurizio Nannucci). Lievi segna di piegatura ma in ottimo stato di conservazione.

 

Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti a Firenze e a Berlino, Nannucci lavora per diversi anni con gruppi di teatro sperimentale, disegnando scenografie. Nella prima metà degli anni ’60 definisce gli elementi fondamentali della sua ricerca visiva esplorando le relazioni tra arte, linguaggio e immagine e creando i primi “Dattilogrammi”, nei quali la parola recupera la forza del simbolo. Nello stesso periodo stabilisce rapporti con gli artisti del movimento Fluxus, si interessa alla poesia visuale e collabora con lo studio “S 2F M” (Studio di Fonologia Musicale di Firenze) nella produzione di musica elettronica, concentrandosi sull’uso della voce e delle parole finalizzato alla produzione di installazioni sonore. Nel 1967, nella sua prima personale al Centro Arte Viva di Trieste, presenta i primi testi realizzati con lampade al neon, attraverso i quali evidenzia la temporalità della scrittura, non la materialità degli oggetti. Nel 1968 fonda a Firenze la casa editrice Exempla e la Zona Archives Edizioni, che pubblicano le edizioni di artisti come Sol LeWitt, John Armleder, James Lee Byars, Robert Filliou e Ian Hamilton Finlay. Nannucci considera le edizioni e i multipli manifestazioni della pratica artistica che vede l’arte come un processo mentale, applicabile alla produzione di massa di oggetti quotidiani per raggiungere aree esterne all’arte. L’oggetto artistico perde la propria unicità, ma guadagna presenza e nuova libertà.

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