AA. VV.: Superstudio presentano: Vita, morte e miracoli dell’architettura, Firenze, G. e G. editrice, 1971, 25 x 21 cm. Legatura in cartoncino ricoperto con una pelliccia bianca in fibra sintetica; pp. 60 non numerate interamente illustrate in bianco-nero e a colori con fotografie, fotomontaggi, disegni, di progetti e installazioni. Copia ancora confezionata nella plastica originale, con il tagliandino con le indicazioni editoriali conservato. Esemplare allo stato di nuovo (le fotografie del libro aperto sono state prese da un repertorio sull’architettura radicale). Edizione originale.
Copertina e design a cura del gruppo 9999, il catalogo fu pubblicato in occasione dell’evento “S-Space Mondial Festival” tenutosi a Firenze presso la discoteca Space Elettronic; testo in italiano e inglese, riprodotto a doppia pagina in b/n il volantino programmatico dell’evento; volume interamente illustrato con fotografie, fotomontaggi, opere e progetti dei più importanti gruppi e protagonisti dell’avanguardia artistica e architettonica degli anni ’70: oltre a 9999 e Superstudio, Ant Farm, Ugo La Pietra, Giuseppe Chiari, Portola Institute, Renato Ranaldi, Street Farmer, Gianni Pettena, Giancarlo Cardini e U.F.O. S-Space, acronimo di Scuola Separata Per l’Architettura Concettuale Espansa, nasce nel 1970 a opera dei due celebri gruppi radicali 9999 e Superstudio, progetto portavoce dell’antidesign italiano di cui è testimone questo happening in cui i valori dell’architettura tradizionale vengono sostituiti, in un ambiente atipico come quello della discoteca, dalle azioni effimere di performance, installazioni e proiezioni. S-Space Mondial Festival N.1 riuniva varie iniziative che – orientate all’ambiente e alla tecnologia in chiave concettuale o anarchica – sostenevano un concetto di architettura sociale più ampio, una “architettura forte quanto quella fatta con il cemento e i mattoni e oltretutto consapevole di sé e legittima, una spinta radicale verso uno status dell’architettura più autonomo ideologicamente.” L’evento Vita, Morte e Miracoli dell’Architettura si svolse dal 9 all’11 novembre 1971 nella discoteca Space Electronic in via Palazzuolo e in alcuni spazi all’aperto (ad esempio sul Ponte Vecchio). Nelle ore pomeridiane la discoteca, aperta nel febbraio 1969 dai membri del gruppo 9999, era un punto d’incontro per gli studenti della Scuola Separata Per l’Architettura Concettuale Espansa. In occasione del Mondial Festival, il piano inferiore della discoteca fu trasformato in un lago pieno di pesci, con erba e alberi tutt’intorno. Al piano superiore, sopra una pedana rialzata, fu realizzato un orto vero con verdure vere, che riproduceva a grandezza naturale il soggiorno del progetto Casa Orto, abitazione nella quale, grazie a una nuova tecnologia, la famiglia avrebbe potuto vivere in armonia con la natura coltivando gli ortaggi che sarebbero serviti al suo sostentamento. Per l’occasione, 9999 presentò le Immagini del nastro tv sulla individuazione di modelli alternativi analogici del Cantico delle Creature di San Francesco. Superstudio espose, fra gli altri lavori, Le Dodici città ideali. Vita, Morte e Miracoli dell’Architettura comprendeva diverse performances tra cui quella dell’artista fiorentino Renato Ranaldi con un petofono. Il gruppo UFO si esibì in un’interazione con elementi del portico dorico, un’installazione in poliuretano. Street Farmer mise in scena un fumetto bi- e tridimensionale presentato poi, nella serata finale, sotto forma di manifesto politico e di filmato, cui fece seguito la distribuzione di buste paga contenenti semi di erbe e di girasoli su cui era scritto: “Da piantare sui marciapiedi per far sollevare il lastricato”.
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