Tadini, Emilio: matita su carta: 12 x 16 cm. Disegno originale nel quale è ritratto l’artista Gianfranco Pardi. Il disegno è stato realizzato su di un foglio di carta intestata dello Studio Marconi; al retro uno schizzo di Tadini e la firma. Senza data: anni Ottanta. Provenienza: eredi Pardi.
Gianfranco Pardi è un artista minimalista e concettuale che ha realizzato le sue opere progettandone forma e spazio grazie alla sua formazione di architetto, fondendo pittura, disegno e scultura. Sin dall’inizio la sua ricerca è impostata sullo spazio e sulla progettualità costruttiva che dà vita ad opere di grande rigore formale, caratterizzate dall’integrazione di disegno, pittura e scultura in una dimensione spaziale di respiro architettonico. Del 1965 è la sua partecipazione alla mostra collettiva La figuration narrative dans l’art contemporain a Parigi. Nel 1967 comincia la sua collaborazione con lo Studio Marconi di Milano e si dedica alla realizzazione di opere che sono una rilettura delle avanguardie storiche come l’Astrattismo, il Suprematismo, il Costruttivismo e il Neoplasticismo. Nel 1979 collabora con Gianni Colombo ed Emilio Tadini al progetto di Borgotondo, un parco giochi costruito a Mirandola in occasione dell’Anno internazionale del bambino. Nel 1981 è all’interno di due importanti mostre collettive come Linee della ricerca artistica in Italia 1960/1980, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, e Il luogo della forma, al Museo di Castelvecchio di Verona. Nel 1984 l’Università di Parma gli organizza una grande antologica e due anni più tardi partecipa con una personale alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma. Nel 1998 il Palazzo Reale di Milano ospita una sua personale. L’anno successivo vengono organizzate una serie di importanti mostre in Germania al Frankfurter Kunstverein di Francoforte, al Museo di Bochum e al Kulturhistorisches Museum di Stralsund, mentre nel 2000 si inaugura la personale dal titolo Homeless alla Galleria Giò Marconi di Milano.
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