Valentini, Nanni: terra, tempera e carboncino su carta: 49,7 x 37,4 cm. Opera originale di Nanni Valentini esposta nel 1983 alla Galleria Civica Città di Fano. Senza data ma anni Ottanta. In eccellente stato di conservazione. Autentica dell’Archivio Nanni Valentini. Pubblicata in: Nanni Valentini e i suoi compagni di viaggio, Pesaro, Centro Arti Visive, 2005.
(…) Mi interessa la tautologia perché è sempre sinonimo della verità, della cosa che nomino. La distanza dal muro della tela è uno spessore, l’ho chiamato sguardo perché lo sguardo è uno spessore. È la ricerca della distanza che ho stabilito di seguire perché un’arte che ho intravisto mi fa paura. Preferisco pensare alle cose attraverso una modulazione della stessa luce che le illumina piuttosto di credere che sarò io ad abitare quella luce. Non voglio essere abbagliato quando la morte, la follia e una vita diversa mi si avvicinano e mi avvolgono. Amo i romantici, gli eroi, le grandi metafore, Nietzsche, i poeti suicidi, mi piace pensare che esistono dei grandi uomini, che la forza non sia solo volontà di potere, che la tecnica non sia solo dominio e che la grandezza non sia semplice confidenza. Ma credo di non essere un vigliacco se preferisco stare in una soglia dove non esiste il centro né il margine e la parabola, col suo punto all’infinito, è lontana. Leopardi, Montale, Luzi, Carrà, Morandi, Licini, Martini, Fancello, sono la compagnia che preferisco… Nanni Valentini
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