Prezzo: euro 60
Autore: Bettiza, Enzo
Titolo: L'altra Europa
Editore: Vallecchi
Data: 1966

Bettiza, Enzo: L’altra Europa. Fisiologia del revisionismo nei paesi dell’Est, Firenze, Vallecchi, 1966, 21 x 14 cm. Brossura editoriale con alette; pp. 260, (4). Conservata la schedina editoriale. Dedica autografa firmata di Enzo Bettiza a Nicola Chiaromonte. Edizione originale.

L’altra Europa analizza una Mitteleuropa «perduta, trasformata da due guerre mondiali e dai regimi socialisti, irrimediabilmente altra»; eppure si nota già una irreversibile tendenza ad una «marcia di ritorno», per ora limitata agli aspetti economici ed ispirata ad una Realpolitik abbastanza spregiudicata e insieme oscillante, ma già tale da apparire come un preludio ad un recupero dell’antica unità culturale centro-europea. L’analisi di Bettiza muove da questa situazione altamente fluida e instabile, la cui complessità obbliga i suoi protagonisti ad una politica cautissima, sempre sul filo del rasoio tra ortodossia ed eterodossia, mentre d’altro canto stimola l’attenzione degli studiosi di cose dell’est; una situazione complessa che il pubblicista Raymond Aaron ha definito paradiso degli analisti e inferno degli uomini di Stato. Il libro raccoglie una serie di articoli comparsi sul Corriere della Sera nel 1965, durante un soggiorno di Bettiza in vari Paesi dell’Europa orientale. Dal panorama restano assolutamente fuori, per ragioni metodologiche, la Germania di Ulbricht, considerata parte di un discorso principalmente tedesco, e l’Albania, caso clinico del comunismo mondiale. L’inchiesta esclude, del resto, anche l’URSS, che però, nota l’autore, rimane sempre in filigrana sul fondo, tale da condizionare con la sua presenza i sussulti di un mondo politico la cui piena indipendenza è ancora problematica. E poi, si noti che il soggiorno nell’Europa orientale fu preceduto da una permanenza dell’autore nell’URSS, per quattro anni, dal 1961 al 1964, fino a dieci giorni prima della caduta di Kruscev. Perciò le pagine del libro acquistano un particolare rilievo, scritte alla luce del clima immediatamente post-kruscioviano.

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