Bioy Casares, Adolfo: A la hora de escribir, Barcelona, Tusquets Editore, 1988, 21 x 14 cm. Brossura editoriale; pp. 128, (16). Edizione originale. All’interno del volume è conservata una lettera autografa firmata di Adolfo Bioy Casares indirizzata all’editore Carmine de Luca relativa alla stampa in lingua italiana di un libro dello scrittore argentino: Historias desaforadas. Una pagina (28 x 22 cm.) datata Buenos Aires 1990 con relativa busta conservata.
In queste conversazioni (1984-1988), Adolfo Bioy Casares si chiede perché e come scrivere, da dove viene quell’intimo bisogno e qual è la sua natura, come viene scelta una forma, qual è il ruolo dell’emozione, delle letture e delle letture elettive, in cosa consistono gli ostacoli con la tecnica narrativa, i fallimenti, gli stimoli della fantasia, gli inconvenienti della vanità, dell’opportunismo e del successo, in cosa consistono l’originalità, l’identità, il proprio stile… Queste riflessioni acquistano qui il valore di guida spirituale e pratica, diventano qualcosa di simile a lezioni molto particolari, insegnate nell’intimità della lettura. Grande amico e collaboratore del suo celebre connazionale Jorge Luis Borges, l’opera di Bioy Casares si segnala per la complessità della sua prosa, caratterizzata dal sapiente amalgama di realismo, fantastico, fantascienza e orrore.
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