Cardarelli, Vincenzo: Poesie, Roma, Edizioni di Novissima, 1936, 19,5 x 12,5 cm. Brossura editoriale; pp. 108, (4). Uno dei 1.100 esemplari numerati stampati su carta vergata Sirio. A parte lievi fioriture in copertina, esemplare intonso, ben conservato. Edizione originale.
La raccolta comprende 50 poesie, alcune, con lievi varianti, da Giorni in piena (1934), altre apparse in “La Gazzetta del Popolo”, altre inedite. Gli argomenti ricorrenti nelle poesie di Cardarelli sono i ricordi legati all’infanzia e al paese natio, amato e odiato a un tempo, e il tema, quasi ossessivo, dello scorrere ineluttabile del tempo e delle stagioni. Tra le vorticose esperienze poetiche che animarono il panorama italiano nei primi decenni del Novecento e che dovevano portare ad una radicale trasformazione delle consuete forme liriche, Cardarelli rimane ancorato ad un concetto “classico” di poesia, le cui caratteristiche fondamentali sono soprattutto la limpidezza stilistica e l’ideale armonia di forma e contenuto. Sulla base di tali presupposti, Cardarelli cerca di conseguire il perfetto equilibrio tra una classica compostezza di linguaggio e l’inquietudine esistenziale dell’uomo contemporaneo.
Non so dove i gabbiani abbiano il nido, / ove trovino pace. / Io son come loro / in perpetuo volo. / La vita la sfioro / com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo. / E come forse anch’essi amo la quiete, / la gran quiete marina, / ma il mio destino è vivere / balenando in burrasca. (Vincenzo Cardarelli, Gabbiani, in Poesie, Novissima, 1936.)
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