De Stefani, Livia: Gli affatturati, Milano, Mondadori, 1955, 19,5 x 12 cm. Brossura editoriale; pp. 212, (2). Dedica autografa firmata e datata di Livia De Stefani a Corrado (probabilmente si tratta di Corrado Govoni). Una piccola millemitrica mancanza alla parte alta del dorso; lieve marginalissima macchia al retro di copertina. Edizione originale.
Il marchese di Fontesecca, uomo colto e di buone maniere, ha paura di venir contaminato dal mondo e costringe la sua famiglia in casa, accogliendo gli ospiti solo da un lato del salotto e buttando poi i piatti sporchi. Giuditta, feroce madre di famiglia, ha contagiato i figli con il suo vizio d’assumere morfina per mantenere la pace casalinga. Infine, Gustavo Daro soccombe, fino a rendersi ridicolo, alla piu temibile delle fatture: quella d’amore. Sono questi i tre protagonisti di tre storie legate da un unico denominatore: l’ossessione. Gli affatturati porta in scena mondi in preda ad allucinazioni e stregonerie quotidiane, affidandosi all’ironia.
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