Mallarmé, Stéphane: L’après-midi d’un Faune. Nouvelle édition avec frontespice, ex libris, fleurons & cul-de-lampe par Manet, Paris, Vanier, 1887, 25,5 x 16,5 cm. Brossura editoriale; 16. Una piccolissima ed evanescente firma di appartenenza coeva nella parte alta della copertina. Terza edizione che segue di pochi anni la prima non venale stampata in soli 195 esemplari e la prima in commercio, ma prima edizione con il frontespizio, l’ex-libris, le testatine ed i finalini di Edouard Manet appositamente creati dall’artista. Esemplare in ottimo stato di conservazione, a piena margini, con la sua brossura editoriale così com’è uscito dalla tipografia. Raro in queste condizioni.
L’après-midi d’un faune è un poema in 110 ed è non solo l’opera più celebre dal poeta francese Stéphane Mallarmé ma anche una pietra miliare nella storia del simbolismo nella letteratura francese. Paul Valéry lo considerava il più grande poema della letteratura francese. Le versioni iniziali del poema furono scritte tra il 1865 e il 1867 (la prima menzione del poema si trova in una lettera che Mallarmé scrisse a Henri Cazalis nel giugno del 1865), mentre la versione finale è del 1876. L’opera descrive le esperienze sensuali di un fauno che si è appena svegliato da un sonno pomeridiano e racconta, in una sorta di monologo sognante, delle ninfe che ha incontrato (o ha immaginato di incontrare) la mattina. Importanti letterati italiani hanno tradotto il poema del Fauno, come Giuseppe Ungaretti, Alessandro Parronchi, Diego Valeri. Il poema di Mallarmé ha ispirato l’opera orchestrale di Claude Debussy, Prélude à l’après-midi d’un faune, e il balletto Il pomeriggio di un fauno di Nižinskij. Il poema ha avuto una grande influenza anche sullo sviluppo del modernismo nelle arti.
Richiedi Informazioni