Merini, Alda: La presenza di Orfeo, Milano, Schwarz, 1953, 22,5 x 16,5 cm. Brossura editoriale; pp. 32, (4). 1010 esemplari numerati su carta uso mano. Intonso. Opera prima. Edizione originale.
(…) Ma ci si può avanzare nella vita / mano che regge e fiaccola portata / e ci si può liberamente dare / alle dimenticanze più serene / quando gli anelli multipli di noi / si sciolgono e riprendono in accordo, / quando la garanzia dell’immanenza / ci fasci di un benessere assoluto … L’uscita del volume La presenza di Orfeo richiamò l’attenzione di molti scrittori, in particolare di Betocchi, Ungaretti, Montale e Quasimodo, che riconobbero subito in quei versi la presenza della poesia. In realtà nel 1951, grazie a Eugenio Montale, vengono date alle stampe due poesie inedite di Alda Merini in Poetesse del Novecento per i tipi di Scheiwiller. Nello stesso periodo la poetessa frequenta Salvatore Quasimodo, e ne nasce un’amicizia. Dopo una tormentata relazione con Giorgio Manganelli, nel 1953 sposa Ettore Carniti, dal quale avrà una figlia Emanuela.
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