Prezzo: euro 500
Autore: Montale, Eugenio
Titolo: Le Occasioni
Editore: Einaudi
Data: 1939

Montale, Eugenio: Le occasioni, Torino, Einaudi, 1939, 21,5 x 15,5 cm. Brossura editoriale; pp. 108. Copertina con una incisione di Francesco Menzio. Stampato in 1000 copie. Uno dei più importanti libri di poesia italiana della prima metà del Novecento. Bell’esemplare. Edizione originale.

La storia editoriale delle Occasioni ha inizio con una lettera a Giulio Einaudi del 13 gennaio 1939, nella quale Montale, nel declinare l’invito dell’editore a scrivere un libro sulla poesia del nostro secolo, sulle tendenze effettive, sane o deleterie, dei poeti più rappresentativi, risponde con una controproposta: Pubblicherebbe entro il ‘39 la raccolta delle mie poesie posteriori a Ossi di seppia? Il primo febbraio 1939 Montale siglava l’accordo raggiunto scrivendo: A fine marzo le mando il mio manoscritto. Le occasioni (1928 – 1938), quarantadue liriche nuove, che Lei può pubblicare in giugno o in settembre, a suo piacere. Il colophon delle Occasioni porta la data del 14 ottobre 1939, poco più di un mese dopo l’invasione nazista della Polonia e la dichiarazione di guerra di Francia e Inghilterra alla Germania. A proposito delle Occasioni nell’Intervista immaginaria Montale afferma: Temevo che nelle mie vecchie prove quel dualismo fra lirica e commento, fra poesia e preparazione o spinta della poesia (contrasto che con sicumera giovanile un tempo avevo avvertito anche in Leopardi) persistesse gravemente in me. Non pensai a una lirica pura nel senso ch’essa ebbe poi anche da noi, a un gioco di suggestioni sonore; ma piuttosto a un frutto che dovesse contenere i suoi motivi senza rivelarli, o meglio senza spiattellarli. Ammesso che esista una bilancia tra il di fuori e il di dentro, tra l’occasione e l’opera-oggetto, bisognava esprimere l’oggetto e tacere l’occasione-spinta. Un modo nuovo, non parnassiano, di immergere il lettore in media res, un totale assorbimento delle intenzioni nei risultati oggettivi (…)

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