Moravia, Alberto: L’uomo che guarda, Milano, Bompiani, 1985, 21 x 13 cm. Cartone telato editoriale con sovracoperta; pp. 218, (8). Dedica autografa firmata e datata (1985) di Alberto Moravia al critico leterario Enzo Golino. Seconda edizione uscita a tre mesi di distanza dalla prima: Prima aprile 1985; seconda luglio 1985.
L’esistenza quotidiana scorre ripetitiva e abitudinaria per Dodo, un bell’uomo sui 35 anni, ex sessantottino, per suo padre, un anziano “barone” universitario, per Silvia, moglie di Dodo, di ambigua e sfuggente sensualità. Sulla loro vita, sui loro complessi, passa lo sguardo attento e impietoso di Dodo attore prima che spettatore di se stesso. Spinto dall’imperativo intellettuale di osservare per conoscere, Dodo spia ciò che accade con lo sguardo gelido dello scienziato che segue le trasformazioni della materia. Così questo “indifferente” degli anni ’80, ossessionato dal nucleare, assediato dall’Eros e dalle sue perversioni, osserva la realtà con distacco, selezionando ciò che accade con la mente e rifiutandolo con i sentimenti.
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