Moretti, Marino: La serenate delle zanzare, Torino, Renzo Streglio, 1908, 18 x 12 cm. Brossura editoriale; pp. 93, (3) con incisioni nel testo di Adolfo De Karolis, alcune anche a piena pagina (inclusa la copertina). Una leggera abrasione al retro del frontespizio, bianco, senza mancanze (la carta era evidentemente leggermente incollata alla succesiva). Edizione originale, non comune.
Poeta precoce ed enigmatico, fra i più rappresentativi della temperie sperimentale crepuscolare, Moretti raccoglie in questo libro parte della sua prima attività poetica: dopo, nel 1916, svolta infatti verso la prosa, la memorialistica e la narrativa. Marino Moretti, che è stato uno dei più importanti poeti italiani del Novecento e ha accolto nelle sue opere influenze mitteleuropee e fin de siècle, simboliste e dannunziane, regala al lettore una visione semplice e malinconica della vita, fatta di cose senza tempo, di personaggi che si sfaldano e si sciupano, ma che non smettono di ribellarsi. Con una lingua modernissima, quasi sussurrata, Moretti crea nei suoi versi il ritratto di una provincia, quella romagnola, che diventa mondo: un mondo dove una natura uggiosa e ieratica, immutabile e indifferente, cede la scena a interni in cui gli elementi tradizionali si caricano di inediti valori simbolici di purezza, di novità.
Richiedi Informazioni