Roversi, Roberto: Le descrizioni in atto, Bologna, in proprio, 1970, 26 x 21 cm. Brossura editoriale; etichetta con il titolo applicata al piatto; 150 pagine circa ciclostilate. Gruppo integrale delle Descrizioni in atto, composte dal 1963 al 1969, di cui molte inedite, e adesso raccolte per essere liberamente mandate. Lievi tracce di sporco in copertina. Edizione originale.
Le descrizioni in atto sono la prima raccolta poetica che Roberto Roversi decide di pubblicare e distribuire in proprio. L’idea alla base delle Descrizioni in atto è quella di registrare la realtà caotica e disgregata della società neocapitalista, accogliendola direttamente in poesia attraverso la tecnica del montaggio, per mostrare al lettore l’assurdità e il vuoto su cui si reggono l’economia, la società e i media. Paradossalmente, è proprio l’accumulo di frammenti di realtà a mostrare al lettore il mondo sotto una luce diversa da quella con cui è abituato a guardarlo: Roversi non si limita dunque a descrivere e indagare il reale, ma agisce condividendo con il lettore i risultati della sua ricerca. La poesia quindi assume per Roversi un ruolo fondamentale, di stampo civico e, soprattutto, etico.
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