Prezzo: euro 70
Autore: Serra, Ettore
Titolo: Britannia e Roma
Editore: Genova
Data: 1936

Serra, Ettore: Britannia e Roma, Genova, Emiliano degli Orfini, 1936, 24,5 x 16,5 cm. Brossura editoriale; pp. 16 stampate su pregevole carta uso mano. Dedica autografa firmata e datata (1936) di Serra. Tracce di polvere in copertina, ma ben conservato. Edizione originale, rara.

Finita la guerra, Serra si impiegò nell’azienda paterna di recuperi subacquei di La Spezia, fondandovi nel 1923 la Stamperia Apuana che, causa lo scontento ungarettiano per l’edizione Vallecchi di Allegria di naufragi (1919), ospitò il secondo, divergente e accresciuto, Porto sepolto, con prefazione di Benito Mussolini, e il «quaderno» collettaneo La poesia di Giuseppe Ungaretti. Spostatosi nel 1927, per esigenze connesse all’attività di «marittimo», nella cosmopolita Istanbul («il Caravanserraglio»), la condizione di «esule» lo spinse a una fitta produzione in prosa e in versi. Da questo momento per Serra la poesia rappresentò il mezzo espressivo d’elezione: invariabilmente fedele alla tradizione nei ritmi, alieni da qualsiasi cedimento agli sperimentalismi coevi, coniugò con la prevalente ispirazione soggettiva e intimista una più inattesa vena umoristica e satirico-grottesca, con innegabile originalità di accenti. Abbandonata la Turchia per Varsavia, vi pubblicò Due poesie (1929). Si spostò quindi a Parigi, dove diede alle stampe Poesie (1931) e restò fino al 1932, intrattenendo legami con Aldo Palazzeschi, Filippo De Pisis, Alberto Tallone e Saba, che lo iniziò al mestiere di libraio antiquario. Dopo un secondo soggiorno livornese, nell’aprile del 1934 si stabilì nella capitale, ottenendo un incarico presso le edizioni Roma, animate da Franco Ciarlantini e Gioacchino Volpe, e, fra il 1937 e il 1942, la presidenza dell’ufficio manifestazioni artistiche e culturali. L’adesione alla politica nazionalista del fascismo è palese nelle pagine dell’antologia Roma nel pensiero e nel sentimento degli Italiani da Dante a Mussolini (Maastricht 1934) e nei libelli di poesia civile L’aratro e la spada (Urbino 1935) e Britannia e Roma.

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