AA. VV.: Operai e studenti promettono ai padroni un duro anno nuovo, Officina, sd (ma 1968 – 69), 54 x 40,5 cm. Manifesto originale stampato in serigrafia in eccellente stato di conservazione.
Un carattere proprio del movimento studentesco fu la lucida percezione del forte nesso esistente tra formazione studentesca e qualità del futuro lavoro. Lungo questo cammino il movimento studentesco, soprattutto quello italiano, ha incontrato la classe operaia. Il radicamento di una cultura politica incentrata sul ruolo fondamentale del proletariato e la realtà del forte incremento dei giovani salariati di recente formazione, produssero nel movimento studentesco la convinzione di poter fungere da mosca cocchiera della rivoluzione proletaria. La grafica e lo stilema del manifesto riprende il motivo della massa indistinta, compatta e unita contro il potere dei padroni (dell’economia e del sapere). Riutilizzando un vecchio topos dell’internazionalismo operaio, i movimenti sessantottini individuarono nella manifestazione – imponente e compatta – una dimostrazione della forza del proletariato. Attraverso la fusione delle singole individualità all’interno del corpo unito della classe la rivoluzione avrebbe marciato più celermente.
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