Piva, Bepi: Cante nove
Piva, Bepi: Cante nove, Padova, Tip. Del Messaggero, 1934. 18x13 cm. Cartone editoriale illustrato; pp.69. Suggestivi disegni di Amen e xilografie originali di Sartori. Dedica autografa dell'autore. Edizione originale.
Piva, Bepi: Cante nove, Padova, Tip. Del Messaggero, 1934. 18x13 cm. Cartone editoriale illustrato; pp.69. Suggestivi disegni di Amen e xilografie originali di Sartori. Dedica autografa dell'autore. Edizione originale.
Piva, Bepi: Cità. Cante padovane, Padova, Tipografia Messaggero, sd (1932). 19,5x13 cm. Brossura editoriale; pp.67. Dedica autografa dell'autore. Edizione originale.
Pivano, Fernanda: I miei quadrifogli. Prefazione di Jovanotti, Milano, Frassinelli, 2000, 24,5 x 17 cm. Brossura editoriale con sovracoperta, pp. 218, (2) con molte illustrazioni nel testo. Sentita dedica autografa firmata accompagnata dal disegno di un piccolo fiore di Fernanda Pivano a Carlo Ripa di Meana: Caro onorevole Ripa di Meana dolcissimo Carlo aristocratico protettore dei miei sogni lontani vorrei poterti dare tutti i quadrifogli del pianeta perché ti voglio bene... Edizione originale. La Fernanda è un po’ il nostro Yoda, il maestro jedi di noialtri aspiranti Luke Skywalker che dobbiamo sconfiggere la Morte Nera, e come Yoda ci ricorda [...]
Pizzuto, Antonio: Il triciclo, seguito da Canadese, Milano, Scheiwiller, 1966, 17,5 x 12,5 cm. Brossura editoriale; pp. 47, (5). Con un saggio di Gianfranco Contini. 1.000 esemplari numerati. Seconda edizione arricchita del racconto inedito Canadese. Ottimo esemplare. Da una parte uno scrittore «leggendariamente arduo», per usare le parole di Contini, di cui è qui testimoniata la prima annunciazione. Dall’altra un editore meravigliosamente guitto e intraprendente. Da una parte lo scrittore che parla delle sue creature di carta con la perfetta consapevolezza del procedere lenticolare, dall’altra l’editore che parla del suo lavoro con l’ilare coscienza di un mestiere fatto «da dilettante [...]
Pizzuto, Antonio: paginette, Milano, Lerici, 1964, 21,5 x 13, 5 cm. Cartone editoriale con sovracopertina e fascetta; pp. 181, (5). Edizione originale. Antonio Pizzuto (Palermo, 14 maggio 1893 – Roma, 23 novembre 1976) nasce in una famiglia ricca e dotta, formata dal padre Giovanni, avvocato e proprietario terriero, e dalla madre Maria, poetessa. Il suo percorso di studi inizia nella scuola Vittorino da Feltre e prosegue nel ginnasio Meli e nel liceo Vittorio Emanuele II, dove ebbe l'occasione di conoscere Salvatore Spinelli. Dopo essersi laureato in giurisprudenza nel 1915 e in filosofia nel 1922 all'Università di Palermo fa carriera nella [...]
Pizzuto, Antonio: Ravenna, Milano, Lerici, 1962, 21,5 x 13,5 cm. Cartone editoriale; pp. 179, (5). Fascetta editoriale. Esemplare in ottimo stato di conservazione. Edizione originale. Racconta l’autore di avere incontrato, una volta su un treno, un signore francese che gli aveva parlato di una propria composizione per pianoforte intitolata Ravenna. Incontratisi a Parigi, Pizzuto venne invitato ad ascoltarlo suonare; fatti gli apprezzamenti generici, egli fu incuriosito dal titolo: “Perché Ravenna?”, “Così – fu la risposta – come uno viene chiamato Carlo oppure Giovanni”. La battuta, insensata all’apparenza, contiene un significato: generalmente i nomi vengono attribuiti prima di sapere come vivranno [...]
Pomianowski, Jerzi: Guida alla moderna letteratura polacca. Con annessa antologia di poeti polacchi contemporanei, Roma, Bulzoni, 1973, 18 x 11 cm. Brossura editoriale; pp. 221, (3). Dedica autografa firmata e datata (1977) di Pomianowski a Carlo Ripa di Meana. Edizione originale. Jerzy Pomianowski è nato a Lodz, in Polonia, nel 1921. Ha studiato filosofia e medicina, ha estratto carbone in Russia, è stato corrispondente di guerra, medico, redattore di riviste, direttore letterario del Teatro Nazionale di Varsavia, sceneggiatore di successo, per diventare poi esule volontario per motivi politici. Commediografo, romanziere, saggista, autore di apprezzati studi slavistici ed eccellente traduttore.
Porta, Antonio: La palpebra rovesciata, Milano, Quaderni di Azimuth, 1960, 24 x 18 cm. Brossura editoriale; pp. 41, (3). Unico quaderno pubblicato. Edizione originale. Non mi importava niente della cosiddetta pars destruens delle avanguardie. A me interessava, e interessa, solo la pars construens, la ricerca di una forma radicata in ciò che io ero e sono e posso diventare nella e per mezzo della poesia, nel fare poesia, trasformandomi per intero nell'opera, l'unica che conta.
Pound, Ezra: Profile. An anthology collected in MCMXXXI, Milano, Giovanni Scheiwiller, 1932, 20,5 x 16 cm. Elegante legatura coeva in mezza pelle blu; dorso con nervi, decorazioni in oro e titolo in oro su tassello di pelle; piatti in carta marmorizzata con punte in pelle. Interno dei piatti e carte di guardia marmorizzate; segnalibro in seta rossa. Custodia in cartone marmorizzato. Conservate entrambe le copertine originali (una parziale e piccola fenditura alla base del piatto anteriore fra il dorso e l’attaccatura del piatto); pp. 142, (6). Tiratura di 250 esemplari numerati. L’antologia raccoglie poesie di scrittori Modernisti, fra i quali: W. B. [...]
Pound, Ezra: Versi prosaici, Caltanisetta, Salvatore Sciascia editore, 1959, 6,5 x 11,5 cm. Brossura editoriale incamiciata; pp. 58, (6). Biblioteca “Minima” diretta da Giambattista Vicari. 250 esemplari. Copia in eccellente stato di conservazione. Edizione originale. (...) Questi versi prosaici non appartengono ai Cantos (a Los Cantares) ma forse ne rischiareranno alcuni ritornelli a qualche lettore benevolo (...) Gli artisti sono le antenne della specie. Gli effetti del male sociale si manifestano innanzitutto nelle arti. La maggior parte dei mali sociali sono alla loro radice economici... Ezra Pound