D’Annunzio, Gabriele: Alla Piacente, Milano, senza dati editoriali, ma Mondadori, 1930, 14 x 22 cm. Mezza pergamena ; piatti in speciale carta varese decorata di rose aperte e in boccioli, con foglie giallastre su fondo verde scuro; sul piatto anteriore applicato un tondino con la xilografia del Memento Audere Semper di De Carolis e altra, pure di De Carolis, coll’Ardisco non Ordisco, applicata all’interno; nastrini di chiusura dell’album in seta verde integri (anche se non raffigurati in foto). Pagine 24. Stampata in soli 200 esemplari su carta vergata, in barbe, con inchiostro nero e rosso, l’opera conobbe da subito diverse contraffazioni che tuttavia non riuscirono a riprodurre il perfetto facsimile del manoscritto, sia per la cura tipografica che per la spesa che questo comportava. Edizione originale rara del libro erotico di D’Annunzio.
Io sono in eruzione; e so che il mio stato di mente non è esplicabile. Lascio da alcuni giorni da parte lettere e telegrammi. Non so nulla di nulla. Creo un Elena futura in competizione con quella che splende nella Iliade … Così scriveva d’Annunzio nel 1927 a Mondadori accingendosi a vergare il suo libro erotico dedicato ad Elena Sangro, Maria Antonietta Bartoli Avveduti, trentenne, che dal 1927 si trasferì al Vittoriale, presso il poeta sessantaquattrenne. Il libro finì subito all’attenzione della Sacra Congregazione del Sant’Uffizio, che lo calò immediatamente nell’indice dei proibiti. (…) Ricevo ora, alla fine della giornata cupa, la mirabile imitazione del mio libello manoscritto che celebra il Triangolo e il Circolo in geometria erotica. L’indugio è largamente giustificato dalla perfezione.
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