Prezzo: euro 20
Autore: Volponi, Paolo
Titolo: La macchina mondiale
Editore: Garzanti
Data: 1965

Volponi, Paolo: La macchina mondiale, Milano, Garzanti, 1965, 20 x 13,5 cm. Tela editoriale con sovracoperta; pp. 276, (6). Lievissimi segni d’uso alla sovracoperta, un po’ scurita al dorso per esposizione ala luce. Edizione originale.

E’ il secondo romanzo di Volponi, vincitore del premio Strega nel 1965. Il protagonista, Anteo Crocioni, è un contadino autodidatta che scrive un trattato pseudoscientifico nel quale sostiene che ogni cosa organica (quindi anche l’uomo) deriva in origine dalla invenzione di antichi automi-autori che poi si sono estinti o sono emigrati in altri pianeti, da dove forse seguono le sorti di noi terrestri, che abbiamo il compito di evolvere di continuo, superando gli stessi creatori e giungendo così a costituire una società fondata sull’amicizia e non sul sopruso. Come ebbe a dire Pasolini, il personaggio somiglia a un Don Chisciotte anarchico, perché è fatale che la bizzarria delle sue idee si scontri con tutti i micro (i familiari e i vicini) e i macro (la Chiesa e gli organi dello Stato) poteri che – e qui il suo giudizio di paranoico che si è creato un suo originale sistema cognitivo e morale, vede bene – costringono gli uomini a vivere con paura e altri sentimenti meschini. Le contraddizioni della civiltà industriale furono vissute sulla propria pelle da Paolo Volponi che non mancò mai, lungo tutto l’arco della sua vita, di sperare e di sognare una convivenza non soffocata dall’avidità del denaro, ma nutrita da una solidarietà più partecipata e generosa, in ciò assimilando la lezione di Adriano Olivetti, di cui fu amico e dirigente aziendale.

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