Prezzo: euro 300
Autore: Strada, Nino
Titolo: Tempera originale

Strada, Nino: A pranzo con Carossa: tempere colorate su cartoncino firmate in basso a destra: 38 x 47 cm. L’opera originale di Nino Strada è applicata su cartoncino (49 x 68,5 cm.) sul quale in basso a sinistra c’è il titolo a matita. Senza data ma quasi certamente della seconda metà degli anni Cinquanta. Strada vi ritrae in modo deformato e grottesco, come era tipico della sua pittura di quegli anni, un pranzo forse con lo scrittore tedesco di lontane origini veronesi Hans Carossa. In eccellente stato di conservazione.

Pittore, disegnatore, ceramista, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e in seguito l’Accademia Albertina di Torino; è allievo di Leonardo Dudreville. Dal 1925, ad Albisola, diventa l’allievo prediletto del maestro vasaio Giuseppe Mazzotti. Tra le prime mostre, la partecipazione con Tullio d’Albisola alla III Biennale d’Arti Decorative di Monza nel 1925. Tra le altre mostre di rilievo che lo vedono tra i protagonisti, si ricordano la Mostra d’Arte Futurista al Palazzo dell’Esposizione Permanente di Chiavari nel 1931; la rassegna Nuove ceramiche italiane all’Hotel Montparnasse di Parigi nel 1932; Les aeropeintres futuristes italiens all’Hotel Negresco di Nizza nel 1934. Ancora con Tullio d’Albisola prende parte alla V e alla VI edizione della Triennale di Milano; i due espongono poi un pannello in ceramica nel Padiglione Italia dell’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937. Tra le personali si segnala la mostra del 1929 alla Galleria Pesaro di Milano. Dirige inoltre manifatture ceramiche a Deruta, Albisola Capo, Vicenza e Milano. Sebbene operi a stretto contatto con Tullio d’Albisola, la sua attività si mantiene piuttosto lontana dal Futurismo, che mai lo vede pienamente partecipe; declina invece verso suggestioni novecentiste, che si fanno compiute sullo scorcio degli anni Trenta, mutuando caratteri di stilizzazione da Casorati e Martini e raggiungendo, comunque, esiti di notevole modernità. Opera sia nel campo della pittura, sia in quello delle arti applicate, soprattutto della ceramica. È l’illustratore dei libri di Tullio; i suoi lavori grafici si caratterizzano per un segno marcato che evidenzia suggestioni espressioniste giungendo talvolta alla deformazione grottesca e ironica, come nella serie dei Disegni della cabala del 1964. Tra gli anni ’40 e’60 ottiene prestigiosi premi: medaglia d’oro alla X Triennale d’Arte di Milano, Concorso Internazionale della Ceramica di Faenza (1942), Mostra della Ceramica di Vicenza (1954), Mostra della Ceramica di Lodi (1956).

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