Prezzo: euro 60
Autore: Nitti, Francesco Saverio
Titolo: autografo

Nitti, Francesco Saverio: citazione autografa firmata di 4 righe su leggera striscia di carta (5 x 20,5 cm.). Senza data, ma probabilmente risalente agli anni in cui Nitti era Presidente del Consiglio: 1919/20.

La discussione è sterile, l’azone sola è feconda. Coloro che furono per la guerra e coloro che furono contro la guerra, quanti affrontarono il duro cimento con fede e quanti esitarono, oggi hanno un comune destino e devono avere uno stesse sentimento.

Nitti, Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d’Italia dal giugno 1919 al giugno 1920, fu alle prese con la riforma elettorale, con la questione fiumana (che riuscì solo in parte a comporre sul piano internazionale), con i tentativi di riformare i trattati di Versailles e, soprattutto, con i problemi economici e sociali del dopoguerra. Tra i massimi esponenti del Meridionalismo, approfondì le cause dell’arretratezza del sud a seguito dell’unificazione nazionale, elaborò diverse proposte per affrontare la questione meridionale e analizzò le ragioni del brigantaggio nel sud Italia. Durante il fascismo, a causa di violente persecuzioni da parte degli squadristi fu costretto all’esilio all’estero, da dove sostenne e finanziò attività antifasciste. Nel 1943, a Tolosa, fu arrestato dalle SS e deportato nel Tirolo; liberato nel maggio 1945, tornò in Italia e costituì con Croce, l’Unione democratica italiana. Nella primavera del 1952 fu a capo di un cartello elettorale formato dai partiti laici e di sinistra, che si presentò alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Roma contro la Democrazia Cristiana. Fu anche tra gli ispiratori del movimento politico Alleanza Democratica Nazionale, che alle elezioni politiche del 1953 contribuì in modo decisivo a impedire l’attribuzione allo Scudo Crociato e ai suoi alleati del premio di maggioranza previsto dalla cosiddetta “legge truffa”.

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