Garneray, Ambroise Louis: lettera autografa firmata di una pagina (19,5 x 11,5 cm), datata 1825. Nella lettera Garneray intercede a favore di un suo allievo, il giovane pittore Baruch Weil, affinché il direttore del Louvre possa fargli avere un biglietto di ingresso al museo al fine di esercitarsi nella pittura, copiando alcune opere esposte.
(…) Un de mes eleves porteur de la pré presente Baruch-Weil se trouvant en etat de copier au Musée. Je vous serais extrememént obligé si vous voulez avoir la bonté de lui faire delivrer un carte d’entrée (…)
Quella di Ambroise-Louis Garneray fu una vita intensa. Nasce il 19 febbraio 1783 a Parigi, figlio primogenito di Jean-François Garneray, pittore reale e allievo di David. A tredici anni si arruola nella marina militare francese, e viene imbarcato verso le Mauritius. Nel 1799, Garneray è promosso timoniere della Preneuse; la fregata affronta alcune battaglie con navi britanniche. L’equipaggio è colpito dallo scorbuto. Non rimane che consegnarsi alla flotta britannica che sta effettuando il blocco delle Mauritius. Garneray sfugge alla prigionia e raggiunge la costa a remi. La Preneuse era l’ultima nave della Marina francese presente nell’oceano Indiano, e Garneray resta senza lavoro. Entra così agli ordini di uno dei più famosi personaggi della storia della corsareria, Robert Surcouf, a bordo della Confiance. Nell’ottobre 1800, è tra i protagonisti della battaglia contro la Kent, che si concluderà con l’arrembaggio e la cattura della medesima. Con il denaro guadagnato nell’impresa, Garneray acquisisce una quota di proprietà di un veliero impegnato nel traffico di schiavi. Dopo una breve parentesi di attività a bordo di navi mercantili, nel marzo del 1806, si trova sulla Belle Poule che incappa, ancora, nei nemici di sempre, gli Inglesi. Ferito e arrestato, sconta otto anni di galera presso Portsmouth. Durante la cattività riesce a vendere quadri a un mercante inglese. Liberato nel 1814 rientra a Parigi. Probabilmente grazie all’intervento di un fratello a sua volta pittore e incisore come il padre, ottiene un’importante commissione per un dipinto celebrativo di Napoleone, il Ritorno dall’isola d’Elba. Ma la situazione politica cambia rapidamente, e Louis decide di interrompere l’esecuzione dell’opera e di sostituirla con un’altra dal soggetto più neutrale, La discesa degli emigranti francesi a Quiberon. Con quest’opera, Garneray entusiasma il duca di Angoulême, Grande Ammiraglio di Francia, che lo nomina suo pittore di fiducia, nonché, per l’abilità dell’artista nella raffigurazione di scene di argomento marinaresco, Première Peintre de la Marine. Tra il 1821 e il 1830, Garneray si reca in vari porti francesi per trarne schizzi che verranno poi rielaborati. Nel 1833 è direttore del Museo di Rouen; in quegli anni elabora un nuovo genere di pittura, l’acquatinta, e si perfeziona nell’incisione. Alcuni suoi lavori del genere, sul tema della caccia alla balena, verranno minuziosamente descritti, ed elogiati, da Melville, che anglicizza il suo nome in Garnery, nel Moby Dick.
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