Prezzo: euro 60
Autore: Canonica, Pietro
Titolo: Lettera autografa
Data: 1911

Canonica, Pietro: lettera autografa firmata di 2 pagine (18 x 11 cm.) datata 1911. Canonica scrive alla contesa Rosa di San Marco. Ben conservata.

(…) Di ritorno da Nizza, ove sono andato a soggiornare per motivi di salute, mi sono trovato a casa il “Corriere Nazionale” col bellissimo articolo che con tanta bontà Ella ha scritto a mio riguardo. Non posso esprimerle quanto mi sia stato caro nel leggerlo e, quantunque esso contenga molte più lodi di quello ch’io non meriti, tuttavia mi ha riempito l’animo di nuovo ardore per proseguire il difficile cammino e lungo dell’Arte. Sia certa, gentile Contessa, che farò tutto il mio possibile per non ismentire tutto quello ch’ella ha detto in lode mia (…)

Pietro Canonica, scultore, musicista, architetto e pittore, dal 1881 studia all’Accademia Albertina di Torino, allievo del corso di disegno di Enrico Gamba e di scultura di Odoardo Tabacchi. La formazione iniziale è legata alla tradizione romantica declinata, in seguito, con spirito realistico che condurrà l’artista a diventare un ricercato ritrattista del gran mondo internazionale. Nel 1910 è docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia, successivamente professore e direttore dell’Accademia di belle Arti di Roma, dove si trasferisce nel 1922. Nel 1885 partecipa al concorso per il monumento a Quintino Sella a Biella. Dal 1886 partecipa alle esposizioni della Società Promotrice di Belle Arti di Torino e dal 1888 a quelle del Circolo degli Artisti. Partecipa alle principali esposizioni nazionali e internazionali con notevole successo di critica e mercato. Le sue opere sono conservate nella Galleria d’Arte Moderna di Torino, in quella di Venezia e nel museo Canonica a Roma, nel parco di Villa Borghese, alla “Fortezzuola”, dove Pietro Canonica aveva la propria abitazione e l’atelier e dove è conservata un’ampia selezione delle opere e dei modelli in gesso, insieme alla sua collezione di dipinti, arazzi e arredi antichi. Canonica è ricordato anche per la sua attività musicale, avendo composto musica da camera e melodrammi, tra cui La sposa di Corinto (1918) e Medea (1953).

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