Betocchi, Carlo: Poesie del sabato, Milano, Mondadori, 1980, 20 x 13 cm. Brossura editoriale; pp. 119, (9). Dedica autografa firmata e datata (1980) di Betocchi allo scrittore, traduttore, giornalista e ispanista Francesco Tentori. Due segni a penna di Tentori a pagina 68; uno a pagina 77. Una nota autografa (due parole) a pagina 112. Sull’indice alcuni piccoli segni a penna. Edizione originale.
Quando invecchiamo, fatti più sordi alla rima /ed a quel mitico batter dei ritmi / che amore interno dettava, una cosa / sola, un esister confuso coi freschi / pimenti degli anni giovanili; // allora un ciuffo di pini su un monte, / una gran macchia verde ci commuovono / col silenzio, e siamo come silenzio / che non si perde nel nulla, ma entra in noi per farsi conoscere, come // vampa di lauro profuma la macchia / nell’alido, col suo sentore amaro: / sì, la vecchiaia è una nuova stagione, / e la morte una stagione più alta, od umile, / di foglia secca per quei tabernacoli della // requie del canto che non serve più (Carlo Betocchi da Poesie del sabato).
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