Richepin, Jean: cartolina postale autografa firmata indirizzata a Pilade Pollazzi direttore della Scena Illustrata. Francobolli ed annulli. (…) Tous mes trés vifs compliments pour cette admirable publication, et mes regrets de n’avoir pu y joindre mes modestes hommages au grand Pauvre (San Francesco d’Assisi) si riche en coeur…
Nato in Algeria francese perché figlio di un medico militare, studiò all’École Normale Supérieure, dove mostrò poca disciplina, ma grande prestanza fisica (per dare sfogo alla quale si adoperò in diverse direzioni, prima come franco tiratore nella guerra franco-prussiana, e poi come attore, marinaio e portuale) e una prolifica produzione di poesie, opere teatrali e romanzi che riflettevano il suo eccentrico ma inconfondibile talento. Una sua opera teatrale, L’Étoile, scritta con André Gill, fu messa in scena nel 1873, ma Richepin rimase sconosciuto al grande pubblico fino alla pubblicazione, nel 1876, di un volume di versi intitolato Chanson des gueux, tanto esplicito da costargli 500 franchi d’ammenda e un mese di prigione per oltraggio al pudore. Dello stesso livello qualitativo erano i suoi volumi successivi, Les Caresses, Les Blasphèmes, La Mer, Mes paradis e La Bombarde. I suoi romanzi, invece, seguirono un’evoluzione stilistica dalla morbosità e brutalità di Les morts bizarres, La Glu e Le Pavé alla profondità psicologica di Madame André, Sophie Monnier, Cisarine, Grandes amoureuses e La Gibasse. Furono però le sue opere teatrali a essere considerate, nonostante la propensione di Richepin alla violenza nel pensiero e nel linguaggio, l’apice della sua produzione. Molte di queste furono messe in scena dalla Comédie française. A partire dagli anni Ottanta del XIX secolo, fra l’altro, ebbe una relazione con Sarah Bernhardt, l’attrice più in vista dell’epoca.
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