Calvino, Italo: Ultimo viene il corvo, Torino, Einaudi, 1949, 20 x 13 cm. Mezza tela editoriale con piatti in cartone illustrato; pp. 283, (3). A parte qualche lievissimo segno d’uso ai tagli, il libro è in eccellente stato di conservazione, freschissimo, con il dorso per nulla scolorito, quasi allo stato di nuovo. Edizione originale, poco comune.
Ultimo viene il corvo è la prima raccolta di racconti di Italo Calvino; i testi sono trenta, tutti scritti tra il 1945 e il 1948; la tematica prevalente è quella legata alla Seconda guerra mondiale e all’esperienza della Resistenza, vissuta in prima persona dall’autore. Ai racconti di stampo bellico-partigiano, contraddistinti da tematiche già presenti ne Il sentiero dei nidi di ragno, come Andato al comando o Campo di mine, si susseguono ricordi autobiografici dell’infanzia (Il giardino incantato), divisi tra la Liguria costiera e turistica e quella più selvaggia dell’entroterra, e storie legate al mondo popolare, in cui Calvino cala la figura del “picaro”, ovvero del personaggio furbo e imbroglione, protagonista di avventure di tipo eroicomico (Furto in pasticceria); non mancano poi racconti di ambientazione realistica, sullo sfondo delle difficoltà sociali del Dopoguerra e del confronto tra la realtà borghese cui appartiene l’autore e il mondo popolare (Pranzo con un pastore). Al tempo stesso, la narrazione breve è per Calvino un laboratorio formale, che gli permette di sperimentare la narrazione in prima o in terza persona, di modulare il tono della narrazione dall’ironico al grottesco, dal divertito al drammatico, di sviluppare la narrazione tra discorso indiretto e dialogato dei personaggi, di creare piccoli congegni narrativi incentrati sulla suspense.
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