Prezzo: disponibile a richiesta
Autore: AA. VV.
Titolo: Zero
Editore: Rotterdam
Data: 1959

(Manzoni, Piero) AA. VV.: Sonnenberg, Hans (a cura di): Zero, Rotterdam, senza dati editoriali, 1959, 21 x 14,5 cm. Brossura editoriale. Catalogo della mostra organizzata da Sonnenberg nella quale furono esposte opere di Van Bohemen, Dahmen, Piero Manzoni, Pieters, Romijn, Sanders, Schoonhoven, Schumacher, Tajiri, Wagemaker. 28 pagine di colore bianco, marrone e rosso, con una breve biografia degli artisti, la riproduzione di un’opera a piena pagina e un testo di C. Doelman. Edizione originale.

Dal 1957 il lavoro di Manzoni si fa febbrile. Egli sente finalmente di essere approdato alla sua dimensione: si tratta della chiarezza concettuale che non solo l’opera è un corpo fisicamente autonomo, ma che il processo operativo è uno scambio tra il corpo dell’artista che agisce e quello del quadro: il gesto è non più un tramite, ma l’essenza dell’operare: Manzoni approda agli Achrome, nome che utilizzerà per la prima volta nel 1959. Il 26 luglio 1958 Manzoni parte per un lungo viaggio in Olanda. A Rotterdam conosce tramite il pittore Gust Romijn, Hans Sonnenberg, anima organizzativa del Gruppo Zero nella sua declinazione olandese, parallela e non comunicante con quella tedesca. Manzoni, Romijn e Sonnenberg ragionano di un possibile Gruppo Zero di Rotterdam che in effetti si presenterà il 1° luglio 1959 con una mostra intitolata Zero e curata da Sonnenberg e Manzoni. Si delinea sempre più chiaramente il progetto dell’artista di operare in una nuova prospettiva tesa a saldare rapporti internazionali. Fare gruppo, editare una rivista, contare su una galleria propria di cui poter orientare il programma, dotarsi di una pubblicazione monografica: ecco cosa sta progettando Manzoni.

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