Prezzo: euro 40
Autore: Cimatti, Pietro
Titolo: Assolutamente fuori
Editore: Silva
Data: 1971

Cimatti, Pietro: Assolutamente fuori, Roma, Silva editore, 1971, 19,5 x 11 cm. Brossura editoriale; pp. 141, (3). Bella dedica autografa firmata e datata (1971) di Pietro Cimatti al regista e scrittore Pasquale Festa Campanile. Lievi tracce d’uso al retro di copertina ma ben conservato. Edizione originale.

Pietro Cimatti è stato uno dei maggiori poeti italiani del secondo ‘900. Ateo, anarchico-libertario, ribelle e poi, durante gli ultimi anni della sua vita, colpito da una delicata spiritualità che però niente aveva a che fare con la religione. In buona parte il popolo italiano, da secoli, e fino al secondo dopoguerra, era stato costretto, anche in Romagna, alla più scarna miseria. Pietro Cimatti proveniva da questa esperienza sociale e popolare. Con sangue romagnolo nelle vene (per parte paterna) e romano (per parte materna) il carattere dell’uomo e dell’artista non poteva essere diverso. Tutta la sua esistenza resterà segnata da questa secolare condizione, come ammette lui stesso in una noterella autobiografica scritta di suo pugno: “sono nato a Forlì il 29 dicembre 1929: con neve e Depressione… i vent’anni, la disoccupazione più indecorosa. Mi vidi fare il guardamacchine, il bagnino di spiaggia, il nottivago raccattamozzoni, il piccolo contrabbandiere di sigarette, l’aiuto cassiere, l’aiuto regista, il ripetitore letterario per i figli scemi della piccola borghesia in ascesa, e in agguato, l’usciere-telefonista, lo schedatore librario a bassissimo costo per le pubblicazioni della DC… nella mia vita brada, ladruncola quando occorreva al poeta…”. Cimatti è un uomo che ha amato intensamente la vita. Oltre alla biografia basta leggerne gli scritti e soprattutto le sue poesie: dense, ironiche, ora malinconiche... Davide Argnani

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