AA. VV.: Cassina: Studio Simon. Ultramobile, Bologna, senza dati editoriali, (anni Settanta). Catalogo progettato a leporello, formato da 11 pagine accoppiate che si aprono a soffietto, con la riproduzione di 17 opere in bianco e nero, a piena pagina, di artisti quali Matta, Oppenheim, Baruch, Novello Finotti, Man Ray, Magritte, e 2 testi firmati Simon: La tua casa è abitata dagli oggetti le sedie i tavoli le poltrone gli scaffali sono per te dei torpidi animali imprevedibili che una consuetudine di forme e di coabitazione ha reso opachi statici senza vita oggetti che ci sono perché ci sono Ma noi vogliamo che ogni oggetto della casa dell’uomo ritagli nello spazio una sua meraviglia primordiale che ogni oggetto emerga in fondo ai corridoi al centro delle stanze come una apparizione realizzando appieno la magia del suo essere lo stupore che muta una presenza in esistenza (…) In ogni tempo qualsiasi azione tesa a infrangere la norma ha sempre evocato una reazione di incomprensione e di rifiuto. Oggi, noi, che viviamo in un’epoca affascinata e dominata dal funzionale, dal razionale, dal metodologico, con ultramobile dobbiamo fatalmente aspettarci di suscitare dissenso (…) Edizione originale.
Lo Studio Simon fondato nel 1922 da Dino Gavina a San Giovanni in Persiceto, Bologna, inizia la sua attività già a partire dagli anni ’40 con oggetti per le scene di teatro. Convinto della necessità di un design moderno ma anche ricco di poesia, Gavina gradualmente riesce a coinvolgere molti “padri della patria”, come li chiama scherzosamente, tra cui Carlo Scarpa, Enzo Mari, Marcel Breuer, solo per citarne alcuni. Il suo lavoro costituisce il punto di partenza del cosiddetto Italian Style, un sinonimo di qualità che da allora accompagna il design italiano di mobili in tutto il mondo.
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