Alvaro, Corrado: Grande fotografia originale degli anni Cinquanta (23 x 18 cm.), nella quale è ritratto lo scrittore jonico mentre consulta sopra una scala da biblioteca un volume del “Dizionario letterario delle opere e dei personaggi” della Bompiani, volume E – H.
Alvaro è ritratto a mezzo busto; le mani sono occupate a sfogliare il libro, oggetto delle attenzioni dello scrittore. La foto è applicata su cartoncino (32,5 x 25 cm.), sul quale c’è anche la dedica autografa firmata, di quattro righe, indirizzata al dottore Oreste Lupi. La dedica è datata Roma, gennaio 1951. In ottimo stato di conservazione.
Corrado Alvaro (San Luca, 15 aprile 1895 – Roma, 11 giugno 1956) scrittore, giornalista e poeta italiano, nacque a San Luca, un piccolo paese sul versante jonico ai piedi dell’Aspromonte in provincia di Reggio Calabria. Compì i sui studi liceali a Catanzaro dove rimase fino al gennaio del 1915. Nel settembre del 1916 cominciò a collaborare al “Resto del Carlino”. Nel 1919 si trasferì a Milano come collaboratore del Corriere della Sera. Nel 1921 divenne corrispondente da Parigi de “Il Mondo” di Giovanni Amendola. Nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Nel 1935 scrisse sulla rivista “Omnibus” di Longanesi diversi articoli sulla Rivoluzione d’ottobre del 1917. Dal 25 luglio all’8 settembre del 1943 assunse la direzione del “Popolo di Roma”, del quale era già stato critico teatrale tra il 1940 e il 1942. Costretto alla fuga dall’occupazione tedesca di Roma si rifugiò a Chieti sotto il falso nome di Guido Giorgi. Nel 1945 fondò il Sindacato Nazionale Scrittori, insieme a Libero Bigiaretti e Francesco Jovine. Nel 1951 vinse il premio Strega con Quasi una vita. Morì nella sua casa di Roma l’11 giugno del 1956, lasciando incompiuti alcuni romanzi.
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