D’Indy, Vincent: Bella e rara fotografia originale all’albumina, non datata, ma certamente dei primi anni del Novecento, che ritrae il musicista in primo piano a mezzo busto (12,5 x 9 cm.); in basso a sinistra la dedica autografa firmata a Sandro Foresi, giornalista e scrittore, collaboratore del “Corriere della sera”.
A destra della dedica, un rigo autografo di pentagramma con alcune battute musicali tratte dall’opera di D’Indy: La légende du S. Christophe, una delle opere della maturità stilistica del musicista, composta fra il 1908 e il 1915, nella quale il compositore si stacca dalla forte influenza wagneriana subita in gioventù, per piegarla ad un ideale di chiarezza sonora d’impronta squisitamente francese. Buono stato di conservazione.
Vincent D’Indy (1851 – 1931) compositore e musicista, frequentò Wagner, List, Brahms, Bruckner. In Francia fu amico di Saint-Saens, Massenet, Chausson e fu tra i primi menbri della Société nationale de musique, della quale divenne presidente nel 1890. Dopo la morte di Franck, di cui fu allievo e amico, divenne uno dei musicisti più influenti della Francia di fine secolo. Il suo Cours de composition musicale rimane fondamentale per la conoscenza della cultura e delle tecnica musicale del tempo ed ebbe una notevole importanza nella formazione di molti musicisti del primo Novecento. Fra le sue opere più celebri si ricordano: Le chant de la cloche, tratto dall’omonima poesia di Schiller, L’étranger, da un dramma di Ibsen, La légende da Saint – Christophe e Le reve de Cinyras, opere quest’ultime che rappresentano la maturità stilistica del compositore. Si ricordano anche la trilogia Wallenstein, le variazioni sinfoniche Istar, la curiosa Sinfonia brevis de bello gallico. Notevoli anche gli scritti di D’Indy su César Franck, Beethoven e Richard Wagner.
Richiedi Informazioni