Prezzo: disponibile a richiesta
Autore: Rossini, Gioachino
Titolo: Lettera autografa firmata
Data: 1853

Rossini, Gioachino: simpatica lettera autografa firmata di 2 pagine (21 x 13 cm; bifoglio con indirizzo in quarta pagina; piccola mancanza di carta bianca in quarta pagina in corrispondenza del sigillo; leggere fioriture) in cui il compositore rifiuta un invito della nobildonna Spencer a causa delle cagionevoli condizioni di salute. La lettera è datata 31 dicembre 1853.

(…) A tanti dolori che crea in me la perversità della stagione s’ aggiunge oggi anche quello di non poter corrispondere al gentile di lei invito. Ciò mi è tanto più increscevole quanto che avrei partecipato alla dolce ed onorata compagnia del Sig Duca di Wellington pel quale nutro segni di alta stima pari alla somma bontà che esso à per me. Se pertanto al convegno delle arti presso di lei manca la musica, la perdita non è grave. Nel sistema scolastico di Carlo Magno essa stava ai gradini elementari dell’istruzione; ed ella ben vede che in un mondo di gente come (…), d’elementi si può far di meno. Ciò può essere indifferente per tutti: ma non è indifferente per me l’andar privo di una tanto distinta e cara comitiva, e l’esser costretto per la mia mal ferma salute a far di meno di spassarmela in persona (…)

Il primo contatto tra Rossini e il Duca di Wellington avvenne circa nel 1822 quando, in occasione del congresso di Verona, il compositore fu chiamato direttamente da Metternich a comporre cantate cerimoniali per i congressisti, così come era già successo a Beethoven durante il congresso di Vienna. Isabella Colbran e Gioachino Rossini si stabilirono nei lussuosi appartamenti messi a loro disposizione; lì ricevettero il visconte di Chateaubriand, capo della delegazione francese, l’imperatore Francesco D’Austria, lo zar Alessandro e il Duca di Wellington, che si trovava a Verona per sostituire il ministro degli esteri inglese: Wellinghton, e non solo lui, rimase affascinato dalla musica del maestro pesarese.

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