Thayaht (Ernesto Michaelles): Almanacco Italia Veloce. Matita su carta ovale: 15 x 10,5 cm. In alto a sinistra timbro a tampone nero Thayaht. Progetto originale per grafica pubblicitaria dell’Almanacco dell’Italia Veloce: 1931. Autentica su fotografia di Sandro Michahelles.
Il 1931 è un anno decisivo per la Storia dell’aeropittura. In febbraio Marinetti, per celebrare la trasvolata atlantica di Italo Balbo, organizza a Roma la I Mostra di aeropittura dei futuristi Balla, Ballelica, Benedetta, Diulgheroff, Dottori, Fillia, Oriani, Bruna Somenzi, Tato, Thayaht, alla Camerata degli Artisti, e pubblica sul “Giornale della domenica” il manifesto de “L’Aeropittura”. Thayaht espone la sua prima aeroscultura, “Vittoria dell’Aria”. Parte della mostra viene riproposta subito dopo a Firenze da Marasco e Thayaht alla Galleria d’Arte a Firenze per il Gruppo Futurista Toscano. Quindi Thayaht partecipa alla “Prima Mostra d’Aeropittura” con i futuristi Balla, Ballelica, Benedetta, Diulgheroff, Dottori, Fillia, Prampolini, Somenzi e Tato organizzata alla Galleria “La Camerata degli Artisti” a Roma. Il 10 aprile del 1931 compare su “Indice”, giornale genovese, la risposta di THAYAHT ad un articolo di Ezra Pound sulla scultura futurista, in cui l’artista afferma che vi è la possibilità di illustrare i solidi in movimento attraverso una nuova tecnica, definita da lui “Traiettiva”, che serviva a rappresentare su un piano un oggetto in tre dimensioni. L’anno successivo, nel 1932, partecipa alla mostra “Enrico Prampolini et les Aeropeintres Futuristes Italiens” alla Galerie de la Renaissance di Parigi. Nel maggio dello stesso anno espone alla “XVIII Biennale di Venezia” la scultura il “Tuffo”. È inoltre pubblicata a Firenze la sua prima monografia, “Ernesto Thayaht” che sarà presentata da Marinetti, Antonio Maraini e Fortunato Bellonzi. Elabora, infine, sempre nel 1932 con il fratello RAM il “Manifesto per la trasformazione dell’abbigliamento maschile”.
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