Guillèn, Jorge: lettera autografa firmata di 2 pagine (30 x 20,5 cm.) in lingua francese scritta il 31 marzo 1961 al critico letterario Giovanni Macchia. Conservata la busta con indirizzo autografo. Francobolli con annullo postale. Ben conservata.
(…) Bien entendu, je ne suis qu’un amateur – un vieil amateur – de littérature française, et c’est avec la modestie d’un perpétuel étudiant que je vous parle. Vous ècrites tous le pencifs du guere-guere presque impossible etons le savez mieurs que personne. Mais De Sanctis a montré qu’un peut écrire une bonne Histoire de la Littérature. Vous abordez l’étude de chaque écrivain comme dans un essai écrit par un homme de gent, sous la marque du style officiel. Ce qui m’empéche que la bibliographie prenne des formes compacts. On seut que vous vu intéressez surtout à la poèsie. “Il nuovo momento della poesia…” La naée poèsie est toujours à son nouveau moment…
Jorge Guillén poeta e scrittore spagnolo, è stato un membro della generazione del ’27. La sua vita trascorre parallela a quella del suo amico Pedro Salinas, al quale succedette come lettore di spagnolo alla Sorbona dal 1917 al 1923. Fu anche lettore di Spagnolo alla Università di Oxford (1929-1931). Esiliato, si stabilisce negli Stati Uniti proseguendo lì la sua docenza universitaria. Da pensionato, risiede in Italia, dove contrae seconde nozze, per poi trasferirsi a Malaga. Nel 1976 riceve il premio Miguel de Cervantes, massima onorificenza per gli scrittori di lingua spagnola. Nel 1977 riceve il Premio Internacional Alfonso Reyes. Fu nominato Hijo Predilecto de Andalucía nel 1983, un anno prima di morire.
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