Bompiani, Valentino: lettera dattiloscritta firmata di una pagina su carta intestata (24 x 17 cm), indirizzata a Giuseppe D’Agata, autore di una delle satire di costume più pungenti dei nostri anni: Il medico della mutua: 31 marzo 1971. L’editore risponde a D’Agata asserendo che sarà contento di pubblicare il suo nuovo libro Prima il corpo, romanzo sperimentale ad incastro che narra due storie intrecciate e fra loro complementari: l’una, datata 1469, con protagonista un curioso e fiducioso Leonardo da Vinci; l’altra, datata 1969, con protagonista un pittore di forme anatomiche, ideologicamente frustrato e nevrotico, come ogni regolare personaggio di romanzo novecentesco. Ben conservata.
(…) Mi fa piacere dirle, anzi ripeterle che ho molta fiducia in lei e nel suo libro. Ieri, a Torino parlando occasionalmente col direttore della Stampa gli ho accennato all’idea di considerare i tumori come contestazioni biologiche, ricevendo una risposta immediata di ammirato stupore per la genialità dell’idea. Lei ha dato più spazio a questa idea nella nuova stesura. A mio parere lo sviluppo poteva essere anche maggiore e più esplicito, ma adesso, scrivendoLe, temo di sorpassare i limiti del campo riservato esclusivamente allo scrittore. Stia certo che sosterremo il libro come meglio sapremo. Come forse già saprà lo pubblicheremo nella serie rilegata. A mia volta conto sulla sua collaborazione (…)
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