Asor Rosa, Alberto: Le armi della critica. Scritti e saggi degli anni ruggenti (1960 – 1970), Torino, Einaudi, 2011, 19,5 x 11,5 cm. Brossura editoriale; pp. 369, (1). Divertente dedica autografa firmata di Alberto Asor Rosa: Caro Marino, ho voluto dimostrare quante ne ho combinate! … Prima edizione in volume.
Pensati, scritti e pubblicati da quaranta a cinquant’anni fa, i testi che qui si ripubblicano – saggi, articoli, recensioni, stroncature, interventi politico-sociologici – rappresentano la testimonianza di un periodo storico (i mitici anni Sessanta) e di un’esperienza politica e culturale (l’operaismo), di cui l’autore, Alberto Asor Rosa, è stato allora un giovane, anzi giovanissimo protagonista. Una testimonianza cioè di una fase della nostra vita nazionale, in cui il conflitto come base della critica e la critica come base del conflitto non erano considerati, come accade oggi, da evitare e combattere ma il vero sale della terra, il condimento di ogni posizione seriamente innovativa. Al culmine di questo processo di scavo e di ricerca si colloca Thomas Mann o dell’ambiguità borghese: uno di quei rari saggi in cui analisi critica, ricostruzione di una di quelle grandi personalità letterarie che hanno connotato in maniera indelebile la storia del Novecento europeo e interpretazione critica profonda di un momento storico di ciclopica e irrimediabile, irreversibile rottura, raggiungono un’intensità anche emotiva di altissimo livello.
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